LA MODA DEL
SUSHI GIAPPONESE ! IL PESCE CRUDO: MANGIARLO SENZA PRECAUZIONI PUO' ESSERE
PERICOLOSO. L'ANISAKIS E' IN AGGUATO!!
Secondo le
più recenti statistiche mondiali sulla salute, la popolazione giapponese é
quella più colpita da questo parassita, a causa dell'inveterata abitudine di
ingerire pesce crudo, sia pure se ben fresco!!
Qualche
giorno fa vi avevo descritto come si preparano le acciughe sotto sale, e mi è
tornato in mente un episodio, occorsomi proprio mentre toglievo la testa e le
evisceravo, prima di metterle nel barattolo con il sale grosso.
Infatti,
eliminate le viscere, sotto le dita avevo avvertito un leggero movimento ed
avevo notato un vermetto bianco, quasi un sottile filo bianco di cotone lungo
poco più di un centimetro, che si muoveva lentamente. Eppure, pensai, le
acciughe erano state pescate almeno da una decina di ore, ma poi mi passò per
la mente.
Poco tempo
dopo ebbi la ventura di conoscere un medico veterinario e parlando del più e
del meno, mi ricordai del piccolo vermetto bianco. E così venni a conoscenza di
questo parassita e mi fu spiegato tutto il ciclo riproduttivo dell'Anisakis.
Cominciamo
con il dire che l'Anisakis si può trovare quasi in tutti i pesci, sia sotto
forma di larva o filiforme quando si è poi sviluppato. Alici, sardine, aringhe,
sgombri, merluzzi, triglie, orate, naselli, pesci sciabola, e poi quelli di
dimensioni più grandi cone squali, tonni, pesci spada, etc. tutti possono
essere potenzialmente infestati.
Il parassita
vive nell'intestino dei mammiferi marini, il cui numero è ormai cresciuto
perché da tempo protetti dall'uomo: foche, delfini, duguonghi o lamantini,
orche, balene, capodogli, etc.
Le uova del
parassita vengono regolarmente eliminate dalle loro feci in mare. Qui schiudono
dando vita alle larve. Le larve vengono ingerite da piccoli crostacei; i pesci
si cibano di questi crostacei e quando i pesci piccoli sono divorati da quelli
più grandi, il parassita si trasferisce a sua volta.
I mammiferi
marini, gli uccelli e i rettili ( serpenti marini e coccodrilli ) poi si cibano
di pesci già infestati , e così il ciclo si compie.
L'uomo
quindi si infesta consumando pesci crudi o poco cotti.
Il parassita
giunto nel nostro intestino, dopo alcune ore finisce per morire, ma ha il tempo
di provocare problemi gastroenterici, quali dolori addominali, diarrea, nausea,
vomito, e poi in alcuni casi reazioni allergiche, orticarie, asma, riniti,
congiuntiviti.
Cosa bisogna
fare per evitare di ingerire il parassita vivo o le sue larve che difficilmente
ad occhio nudo riusciamo a vedere!
- E' necessaria
una completa cottura del pesce, portandolo oltre 70°.
- Altrimenti
è necessario surgelare nel freezer il pesce, per almeno 24 ore, poi scongelarlo
e mangiarlo senza problemi, volendo anche crudo.
Bisogna fare
molta attenzione perché la marinatura ad esempio delle alici, fatta o con
limone o con aceto, anche se protratta per alcune ore, non è sufficiente ad
eliminare il pericolo. Infatti sia le larve che il parassita sopravvivono
tranquillamente ad un simile trattamento.
Quindi
bisogna mangiare tanto pesce azzurro, che con i suoi grassi polinsaturi abbatte
il colesterolo, perché è pescato da poche ore nelle vicinanze delle coste, non
costa molto, si cucina facilmente ed è gustoso. Ma ricordate, che sia sempre
ben cotto !
La nuova
moda importata dal Giappone di mangiare il SUSHI (pesce crudo) vi può giocare
dei brutti scherzi !!
Pubblicato da mio amico Sergio
Corbino
Ciao Adriano