Il sito internet di Carla Bruni Sarkozy sul quale la first lady di Francia scrive delle sue visite e dei suoi impegni ufficiali oggi non e' consultabile ed ha avuto diverse difficolta' a causa del grande numero di visite registrate nello stesso momento. Colori pastello blu malva e ocra, il sito carlabrunisarkozy.org presenta cosi' le attivita' dell'ex modella e cantante. Una sezione e' dedicata alla sua fondazione per l'educazione mentre un'altra e' legata al Fondo globale per la lotta contro l'AIDS di cui Carla e' ambasciatrice ufficiale. Sicuramente la parte del sito che riceve piu' commenti e' quella in cui ad ogni lettera dell'alfabeto e' legato un racconto su alcuni aspetti del rapporto fra la first lady francese ed il presidente Sarkozy. In questa sezione la Bruni non manca di raccontare con una punta di umorismo e di ironia alcune vicende accadute nel corso della sua vita, in prima linea, accanto al presidente. Ad esempio alla lettera B troviamo la parola ''bling-bling'' utilizzata spesso per criticare i modi disinibiti di Sarkozy nei confronti del lusso e per la quale l'ex modella ha spiegato che ''originariamente si tratta di una parola che proviene dallo slang giamaicano e fa riferimento ad una canzone del 1999 che parla di oro e diamanti''. ''Visto il numero di coloro che se ne sono interessati sembra che il bling bling faccia vendere'', ha detto Carla Bruni aggiungendo con un po' di sarcasmo ''a quanto pare il nome di Sarkozy fa vendere i giornali''. E la prima donna non manca di usare il suo tono incisivo anche per difendersi dalle critiche e dagli ''errori'' dei giornalisti. Alla lettera S si legge la parola ''SMS'' con la smentita della notizia, data 8 giorni prima del suo matrimonio col presidente francese, secondo la quale Sarkozy avrebbe scritto alla ex moglie Cecilia: ''Se torni mollo tutto''. Il sito di Carla Bruni e' il primo al mondo centrato essenzialmente sulle attivita' della moglie di un capo di stato. Michelle Obama, moglie del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, ad esempio ha solo una pagina sul popolare social network Facebook.

C'est très intéressant, mais surement très censuré !